Accoppiamento, gravidanza e parto
Come avviene la gestione di un accoppiamento, gravidanza e parto nel nostro allevamento?
Prima di tutto dobbiamo dare qualche base su come funziona il ciclo riproduttivo di un cane.
La cagna è caratterizzata da un ciclo estrale in quattro fasi: proestro, estro, diestro e anaestro. L’intervallo medio dei cicli ovarici è di circa 7,5 mesi, dato influenzato da numerosi fattori che non elenchiamo per non dilungarci.
Il periodo che c’interessa è l’estro, cioè quella fase del ciclo in cui la femmina accetta il maschio, in media dura 9 giorni con intervalli variabili da 4 a 24 giorni. In questo periodo la vulva aumenta di dimensioni e lo scolo assume un colore più chiaro dovuto alla minore componente ematica a causa di una diminuzione della concentrazione di estrogeni.
Per sapere con certezza quando la cagna entra in estro s’iniziano a fare dei tamponi vaginali a partire dal quinto giorno dall’inizio delle perdite ematiche, l’osservazione del vetrino metterà in evidenza cellule superficiali cheratinizzate e cellule ematiche.
In concomitanza al periodo di inizio estro si procede con il monitoraggio del progesterone, fondamentale per capire il momento ideale per l’accoppiamento, l’ovulazione viene raggiunta quando il valore del progesterone raggiunge un livello compreso tra 4 e 10 ng/ml, 48 h dopo si raggiungerà il picco di fertilità, quello è il giorno esatto per procedere all’accoppiamento il quale può essere ripetuto anche il giorno seguente.
Arrivati a questo punto il progesterone continua a salire a livelli considerevoli sia che la cagna sia rimasta gravida o meno, questo periodo si chiama Diestro e può essere gravidico o meno. In caso di gravidanza la discesa dell’ormone è piú lenta fino al parto.
La diagnosi di gravidanza viene effettuata a 25 giorni e in tale occasione vengono misurati i diametri delle vescicole, si fa la media tra due misure e la media tra le misure risultanti dalla media. Correlando questo valore espresso in mm in un calcolo che prende in considerazione la taglia del cane si avranno i giorni restanti al parto.
La seconda diagnosi verrà eseguita nella seconda metà della gravidanza rilevando il diametro biparietale della testa del feto, anche tramite questa misurazione si otterranno i giorni mancanti al parto.
In conclusione, tramite un attento monitoraggio del calore e della gravidanza saremo in possesso di tre dati importanti:
Data di ovulazione tramite monitoraggio del progesterone;
– diametro delle vescicole embrionali,
– diametro biparietale della testa del feto,
tramite queste misurazioni otterremo la data del parto con una variazione di più o meno un giorno, fondamentale per tutelare la salute della cagna e dei cuccioli e sapere quando iniziare a controllare per eventualmente intervenire.
In mancanza di esperienza nel trattare un parto con il controllo tramite palpazione e l’utilizzo di ossitocina, si può provvedere anche a un rx in modo da contare le colonne dei cuccioli per avere un’idea sul numero dei cuccioli e capire quando il parto è terminato, fermo restando che questa conta non è attendibile al 100%.
Come scelta prettamente personale non ci affidiamo all’RX pre parto evitando un ulteriore stress alla cagna, preferiamo gestire il parto con palpazione.
Alla caduta del tasso ematico di progesterone si avvia la magnifica magia del parto, dopo circa 10/14 ore la temperatura basale si abbassa di almeno 1 grado ed entro 18/24 ore il cane deve partorire.
In caso contrario si controllano il tasso ematico di progesterone e i battiti dei cuccioli.
Se tutto procede normalmente si assisterà al rilassamento con successiva dilatazione della cervice, le piccole contrazioni uterine non sono visibili ma la cagna apparirà affaticata con tremori e aumentata frequenza respiratoria, fase che dura in media 6/12 ore ma che al primo parto si può protrarre fino a 36 ore, oltre questo termine è necessario un controllo.
La fase esplusiva ha una durata media di 3/6 ore ma può arrivare anche a 12 nel caso di cucciolate numerose, l.’intervallo tra un cucciolo e l’altro varia da 20 a 60 minuti, un tempo maggiore di 4 ore puó destare preoccupazione.
Prima dell’espulsione del primo cucciolo compare il sacco allantoideo, la sua rottura comporta la perdita delle acque, da questo momento il primo cucciolo può nascere in pochi minuti ad un massimo di 12 ore.
La madre rompe i sacchi, taglia i cordoni con i denti creando emostasi e leccando i cuccioli favorisce la respirazione.
In questa fase l’assistenza discreta dell’allevatore aumenta la percentuale di sopravvivenza, entro 2 minuti dalla nascita se la mamma non si occupa del cucciolo è necessario un intervento, liberando il cuccioli dagl’invogli fetali e asciugandolo assicurandosi che respiri.
L’ispezione digitale del canale del parto può essere fondamentale nel caso in cui passi troppo tempo tra un’espulsione e l’altra, il margine di manovra è molto ristretto ma si può provare a liberare il canale dal cucciolo con specifiche manovre.
Importante è osservare se vengono espulse le placente e annotare quante vengono ritenute in modo da somministrare l’ossitocina necessaria atta ad espellere il materiale ritenuto.
A questo punto ci si deve assicurare che la mamma sia tranquilla nell’accudimento dei suoi cuccioli, che abbia latte e la temperatura della stanza sia idonea 30-32 gradi.
Da questo momento in avanti si entra in altro argomento che affronteremo presto….